Nel primo capitolo abbiamo ricostruito, in chiave storica, le principali vicende che hanno caratterizzato il settore del calcio professionistico, dedicando un’attenzione prevalente all’impatto che le stesse hanno prodotto sulla gestione delle società sportive. In questa parte iniziale del lavoro, lo studio sarà effettuato prendendo in esame le principali fonti normative che si sono succedute nel corso degli anni e che hanno contribuito a definire le regole di conduzione e gestione di questi club. L’obiettivo che ci poniamo, pertanto – oltre a comprendere il significato ed il contenuto dei principali provvedimenti presi in esame – è quello di ricostruire, per quanto possibile, le ragioni che hanno portato alla attuale situazione economica del calcio professionistico. Il secondo capitolo è dedicato al sistema dei controlli sulla gestione delle società di calcio operati dalla Federazione, prendendo in analisi le principali disposizioni riportate nelle Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF) e nel Manuale delle Licenze UEFA. Questo sistema di controlli si basa sull’osservazione di alcuni parametri di bilancio utile per esprimere un giudizio sulle condizioni di equilibrio economico e finanziario delle società di calcio, al fine della loro ammissione ai campionati e alle fasi di calcio mercato. Il capitolo, inoltre, dedica un ulteriore approfondimento alla natura e alla valenza del Piano dei conti federale e delle Raccomandazioni contabili, senza dubbio la principale raccolta di regole e indicazioni contabili emanate da una federazione sportiva nazionale. L’analisi delle voci peculiari delle società di calcio prende il via nel terzo capitolo, dedicato allo studio del significato economico e contabile dei “Diritti alle prestazioni sportive dei calciatori” (DPC), senza dubbio la posta più rilevante dei bilanci di queste realtà. I DPC, in prima battuta, rappresentano il costo sostenuto da una società sportiva per acquisire da un’altra società la titolarità delle prestazioni sportive di un determinato calciatore. Dopo aver preso in esame l’evoluzione avvenuta nel Regno Unito, una parte significativa del capitolo è dedicata alla prospettiva dei principi contabili internazionali al fine di verificare se i DPC rispettano in pieno i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere considerati un’attività immateriale. Il confronto con gli IAS/IFRS costituirà, successivamente, il punto di partenza per l’analisi del corretto significato da attribuire ai DPC all’interno delle regole civilistiche che disciplinano la formazione del bilancio di esercizio, con l’ausilio e l’interpretazione fornita dalla dottrina e dai principi contabili nazionali, rivisti recentemente dall’OIC. Il quarto capitolo è dedicato alle questioni legate all’iscrizione in bilancio e alla valutazione dei DPC in corrispondenza delle diverse modalità di acquisizione alle quali una società di calcio può fare ricorso. L’approccio che si è adottato, prevede il sistematico confronto tra le soluzioni coerenti con l’applicazione della normativa civilistica – così come interpretata dai principi contabili nazionali – e le indicazioni proposte dalla Raccomandazioni contabili della FIGC, alla luce della disciplina prevista dalle NOIF. Si è deciso, inoltre, di fornire separata evidenza, laddove significative, alle principali politiche di creative accounting – denunciate da una parte degli studiosi – a cui la prassi sembra aver fatto ricorso attraverso confacenti manipolazioni dei valori di bilancio. Questo lavoro risulta propedeutico alla trattazione che seguirà nel capitolo successivo (capitolo 5), nel quale si prenderanno in esame le medesime problematiche valutative relative ai DPC secondo i paradigmi contabili ed i criteri di valutazione previsti dai principi contabili internazionali. In tal senso, si potranno apprezzare i principali cambiamenti che derivano dal passaggio agli IAS/IFRS per le società che operano in questo settore. Gli ultimi due capitoli, infine, sono destinati alla trattazione dei riflessi contabili e valutativi, rispettivamente, dei “Costi del vivaio” (capitolo 6) e dei “Diritti di partecipazione ex art. 102-bis delle NOIF” (capitolo 7), poste peculiari, insieme ai DPC, dei bilanci delle società di calcio. Il raffronto tra le soluzioni contabili derivanti dall’osservanza delle disposizioni civilistiche – così come interpretate dai principi contabili nazionali – e quelle coerenti con le regole previste dagli IAS/IFRS, sarà realizzato direttamente all’interno di ognuno dei capitoli in oggetto.

Il bilancio delle società sportive professionistiche. Normativa civilistica, principi contabili nazionali e internazionali (IAS/IFRS)

MANCIN, Moreno
2009-01-01

Abstract

Nel primo capitolo abbiamo ricostruito, in chiave storica, le principali vicende che hanno caratterizzato il settore del calcio professionistico, dedicando un’attenzione prevalente all’impatto che le stesse hanno prodotto sulla gestione delle società sportive. In questa parte iniziale del lavoro, lo studio sarà effettuato prendendo in esame le principali fonti normative che si sono succedute nel corso degli anni e che hanno contribuito a definire le regole di conduzione e gestione di questi club. L’obiettivo che ci poniamo, pertanto – oltre a comprendere il significato ed il contenuto dei principali provvedimenti presi in esame – è quello di ricostruire, per quanto possibile, le ragioni che hanno portato alla attuale situazione economica del calcio professionistico. Il secondo capitolo è dedicato al sistema dei controlli sulla gestione delle società di calcio operati dalla Federazione, prendendo in analisi le principali disposizioni riportate nelle Norme Organizzative Interne della FIGC (NOIF) e nel Manuale delle Licenze UEFA. Questo sistema di controlli si basa sull’osservazione di alcuni parametri di bilancio utile per esprimere un giudizio sulle condizioni di equilibrio economico e finanziario delle società di calcio, al fine della loro ammissione ai campionati e alle fasi di calcio mercato. Il capitolo, inoltre, dedica un ulteriore approfondimento alla natura e alla valenza del Piano dei conti federale e delle Raccomandazioni contabili, senza dubbio la principale raccolta di regole e indicazioni contabili emanate da una federazione sportiva nazionale. L’analisi delle voci peculiari delle società di calcio prende il via nel terzo capitolo, dedicato allo studio del significato economico e contabile dei “Diritti alle prestazioni sportive dei calciatori” (DPC), senza dubbio la posta più rilevante dei bilanci di queste realtà. I DPC, in prima battuta, rappresentano il costo sostenuto da una società sportiva per acquisire da un’altra società la titolarità delle prestazioni sportive di un determinato calciatore. Dopo aver preso in esame l’evoluzione avvenuta nel Regno Unito, una parte significativa del capitolo è dedicata alla prospettiva dei principi contabili internazionali al fine di verificare se i DPC rispettano in pieno i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere considerati un’attività immateriale. Il confronto con gli IAS/IFRS costituirà, successivamente, il punto di partenza per l’analisi del corretto significato da attribuire ai DPC all’interno delle regole civilistiche che disciplinano la formazione del bilancio di esercizio, con l’ausilio e l’interpretazione fornita dalla dottrina e dai principi contabili nazionali, rivisti recentemente dall’OIC. Il quarto capitolo è dedicato alle questioni legate all’iscrizione in bilancio e alla valutazione dei DPC in corrispondenza delle diverse modalità di acquisizione alle quali una società di calcio può fare ricorso. L’approccio che si è adottato, prevede il sistematico confronto tra le soluzioni coerenti con l’applicazione della normativa civilistica – così come interpretata dai principi contabili nazionali – e le indicazioni proposte dalla Raccomandazioni contabili della FIGC, alla luce della disciplina prevista dalle NOIF. Si è deciso, inoltre, di fornire separata evidenza, laddove significative, alle principali politiche di creative accounting – denunciate da una parte degli studiosi – a cui la prassi sembra aver fatto ricorso attraverso confacenti manipolazioni dei valori di bilancio. Questo lavoro risulta propedeutico alla trattazione che seguirà nel capitolo successivo (capitolo 5), nel quale si prenderanno in esame le medesime problematiche valutative relative ai DPC secondo i paradigmi contabili ed i criteri di valutazione previsti dai principi contabili internazionali. In tal senso, si potranno apprezzare i principali cambiamenti che derivano dal passaggio agli IAS/IFRS per le società che operano in questo settore. Gli ultimi due capitoli, infine, sono destinati alla trattazione dei riflessi contabili e valutativi, rispettivamente, dei “Costi del vivaio” (capitolo 6) e dei “Diritti di partecipazione ex art. 102-bis delle NOIF” (capitolo 7), poste peculiari, insieme ai DPC, dei bilanci delle società di calcio. Il raffronto tra le soluzioni contabili derivanti dall’osservanza delle disposizioni civilistiche – così come interpretate dai principi contabili nazionali – e quelle coerenti con le regole previste dagli IAS/IFRS, sarà realizzato direttamente all’interno di ognuno dei capitoli in oggetto.
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