L’articolo prende in esame un tematismo molto noto, quello delle origini di Venezia, attraverso la prospettiva archeologica. Tutta una parte del lavoro analizza e discute criticamente quale tipo di archeologia sia stata praticata a Venezia e nella laguna a partire dalla fine dell’800, quale ne sia stata la matrice culturale e quale risultati abbia conseguito nel corso del tempo. Si identificano in una prospettiva storica sbagliata (la ricerca delle origini romane della città) e in una metodologia di indagine non adeguata (scavi casuali legati all’emergenza) i suoi aspetti di maggiore criticità; e a questi si attribuisce il suo parziale insuccesso, nonostante gli ingenti finanziamenti di cui tali ricerche hanno beneficiato. L’articolo discute poi un altro problema, quello cioè della scala geografica che si ritiene di dover utilizzare per affrontare il fenomeno dal punto di vista archeologico. Un interessante punto di osservazione si riconosce nell’arco nord adriatico, dove si registrano diversi episodi insediativi molto simili nello stesso periodo, alcuni dei quali, proprio perchè indagati di recente, hanno dimostrato tutto il loro potenziale archeologico. In questo articolo si intende dunque dimostrare come solo un’archeologia problematicamente orientata possa costituire un originale e utile strumento per studiare le origini di Venezia; come sia preliminare la predisposizione di una cartografia del potenziale archeologico tematizzato archeologicamente; e, infine, come sia opportuno tentare di analizzare questo fenomeno almeno in una prospettiva nord adriatica.
The Future of Venice's Past and the Archaeology of the North-Eastern Adriatic Emporia during the Early Middle Ages
GELICHI, Sauro
2010-01-01
Abstract
L’articolo prende in esame un tematismo molto noto, quello delle origini di Venezia, attraverso la prospettiva archeologica. Tutta una parte del lavoro analizza e discute criticamente quale tipo di archeologia sia stata praticata a Venezia e nella laguna a partire dalla fine dell’800, quale ne sia stata la matrice culturale e quale risultati abbia conseguito nel corso del tempo. Si identificano in una prospettiva storica sbagliata (la ricerca delle origini romane della città) e in una metodologia di indagine non adeguata (scavi casuali legati all’emergenza) i suoi aspetti di maggiore criticità; e a questi si attribuisce il suo parziale insuccesso, nonostante gli ingenti finanziamenti di cui tali ricerche hanno beneficiato. L’articolo discute poi un altro problema, quello cioè della scala geografica che si ritiene di dover utilizzare per affrontare il fenomeno dal punto di vista archeologico. Un interessante punto di osservazione si riconosce nell’arco nord adriatico, dove si registrano diversi episodi insediativi molto simili nello stesso periodo, alcuni dei quali, proprio perchè indagati di recente, hanno dimostrato tutto il loro potenziale archeologico. In questo articolo si intende dunque dimostrare come solo un’archeologia problematicamente orientata possa costituire un originale e utile strumento per studiare le origini di Venezia; come sia preliminare la predisposizione di una cartografia del potenziale archeologico tematizzato archeologicamente; e, infine, come sia opportuno tentare di analizzare questo fenomeno almeno in una prospettiva nord adriatica.File | Dimensione | Formato | |
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