Il volume vuole mettere in evidenza che, alle disuguaglianze storiche di classe, di genere, di generazione, di territorio, si è aggiunta in Italia negli ultimi decenni anche una racial inequality. Che è di carattere multidimensionale poiché interessa tutti gli aspetti della vita sociale degli immigrati, dal lavoro alla condizione giuridica, dalla situazione abitativa alla salute, dalle rappresentazioni pubbliche alla condizione scolastica. Nel processo di formazione di questa nuova disuguaglianza hanno avuto un ruolo fondamentale il mercato del lavoro, l’ordinamento giuridico e il sistema dei mass-media, che hanno agito attraverso specifici meccanismi generativi come la selezione delle popolazioni immigrate, la precarizzazione e lo sfruttamento differenziale del lavoro immigrato, la creazione di un diritto speciale e la stratificazione dei diritti, il razzismo e la stigmatizzazione “simbolica”. Questa nuova disuguaglianza è esaminata in questo volume come parte integrante di un fenomeno mondiale, di un sistema delle disuguaglianze sociali esistente a livello globale, preesistente alle idee e alle politiche neo-liberiste, ma da queste riforgiato ed esasperato. Attraverso un confronto con i principali contributi sociologici sulle trasformazioni avvenute in Occidente negli ambiti del lavoro, delle classi sociali e dello stato, la formazione di questa nuova disuguaglianza viene collocata all’interno dei processi sociali generali dipanatisi negli ultimi decenni, in particolare delle trasformazioni globali avvenute nel solco della mondializzazione neo-liberista, che ha accentuato le vecchie disuguaglianze e prodotto nuove disuguaglianze, generando una globalizzazione della polarizzazione sociale all’interno dei singoli paesi. Da questo confronto emerge che le nuove disuguaglianze, comprese quelle legate allo statuto migratorio, non sono un fenomeno limitato all’Europa e agli Stati Uniti: interessano non solo i paesi poveri del Sud del mondo ma anche le nuove potenze economiche come la Cina, alla cui immigrazione interna è dedicato il capitolo finale del libro in quanto esempio paradigmatico del sistema dei nessi esistenti tra trasformazioni sociali, migrazioni di massa, disuguaglianze.

Trasformazioni globali e nuove disuguaglianze. Il caso italiano.

PEROCCO, Fabio
2012-01-01

Abstract

Il volume vuole mettere in evidenza che, alle disuguaglianze storiche di classe, di genere, di generazione, di territorio, si è aggiunta in Italia negli ultimi decenni anche una racial inequality. Che è di carattere multidimensionale poiché interessa tutti gli aspetti della vita sociale degli immigrati, dal lavoro alla condizione giuridica, dalla situazione abitativa alla salute, dalle rappresentazioni pubbliche alla condizione scolastica. Nel processo di formazione di questa nuova disuguaglianza hanno avuto un ruolo fondamentale il mercato del lavoro, l’ordinamento giuridico e il sistema dei mass-media, che hanno agito attraverso specifici meccanismi generativi come la selezione delle popolazioni immigrate, la precarizzazione e lo sfruttamento differenziale del lavoro immigrato, la creazione di un diritto speciale e la stratificazione dei diritti, il razzismo e la stigmatizzazione “simbolica”. Questa nuova disuguaglianza è esaminata in questo volume come parte integrante di un fenomeno mondiale, di un sistema delle disuguaglianze sociali esistente a livello globale, preesistente alle idee e alle politiche neo-liberiste, ma da queste riforgiato ed esasperato. Attraverso un confronto con i principali contributi sociologici sulle trasformazioni avvenute in Occidente negli ambiti del lavoro, delle classi sociali e dello stato, la formazione di questa nuova disuguaglianza viene collocata all’interno dei processi sociali generali dipanatisi negli ultimi decenni, in particolare delle trasformazioni globali avvenute nel solco della mondializzazione neo-liberista, che ha accentuato le vecchie disuguaglianze e prodotto nuove disuguaglianze, generando una globalizzazione della polarizzazione sociale all’interno dei singoli paesi. Da questo confronto emerge che le nuove disuguaglianze, comprese quelle legate allo statuto migratorio, non sono un fenomeno limitato all’Europa e agli Stati Uniti: interessano non solo i paesi poveri del Sud del mondo ma anche le nuove potenze economiche come la Cina, alla cui immigrazione interna è dedicato il capitolo finale del libro in quanto esempio paradigmatico del sistema dei nessi esistenti tra trasformazioni sociali, migrazioni di massa, disuguaglianze.
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