Venezia nel Novecento

Il saggio indaga e dinamiche demografiche del centro storico insulare di Venezia nel corso del novecento, ponendo in evidenza come solo a partire dagli anni ‘20, dopo l’ampliamento del territorio comunale alla terraferma, la tendenza a una sia pur lenta crescita si stabilizzi e, dopo una anomala fase di sovrappopolamento legata alle peculiari vicende della seconda guerra mondiale, si inverta: l'esodo assume dimensioni inaudite negli anni ’50 e ’60, conferendo dimensioni drammatiche a fenomeni più generali come la denatalità e l’invecchiamento della popolazione urbana. Il progressivo abbandono della città da parte degli abitanti appare l’esito incontrollabile di tentativi di riconversione funzionale che prendono le mosse da una situazione di anomalo affollamento venutasi a creare sul finire degli anni ’40, ma che finiscono per rendere più evidenti i problemi non risolti del centro insulare, legati alle difficoltà di trasporto, al costo della vita e soprattutto alle condizioni abitative.