Il presente articolo affronta due questioni attinenti alla composizione del Giulio Cesare di Shakespeare: segnatamente l’intento educativo, epidittico, di questo dramma di ispirazione romana; e, in secondo luogo, le modalità di ricezione da parte dei primi destinatari che costituivano il pubblico teatrale elisabettiano. Il confronto oratorio, al centro del dramma, tra due dei protagonisti dell’opera, infatti, rivela una profonda conoscenza e un grande interesse da parte dell’Autore per le arti retoriche e dialettiche del mondo classico, interesse condiviso da una parte consistente del suo pubblico. Peraltro, nella concezione umanistica e religiosa del tempo, l’interesse letterario per l’opera non andava disgiunto dalla riflessione etica su uno dei passaggi più critici e pregnanti della storia antica, la trasformazione dell’ordinamento repubblicano in imperiale.
The Ethical Query and the Audience: Shakespeare’s Julius Caesar
de SCARPIS di VIANINO, Valerio
2005-01-01
Abstract
Il presente articolo affronta due questioni attinenti alla composizione del Giulio Cesare di Shakespeare: segnatamente l’intento educativo, epidittico, di questo dramma di ispirazione romana; e, in secondo luogo, le modalità di ricezione da parte dei primi destinatari che costituivano il pubblico teatrale elisabettiano. Il confronto oratorio, al centro del dramma, tra due dei protagonisti dell’opera, infatti, rivela una profonda conoscenza e un grande interesse da parte dell’Autore per le arti retoriche e dialettiche del mondo classico, interesse condiviso da una parte consistente del suo pubblico. Peraltro, nella concezione umanistica e religiosa del tempo, l’interesse letterario per l’opera non andava disgiunto dalla riflessione etica su uno dei passaggi più critici e pregnanti della storia antica, la trasformazione dell’ordinamento repubblicano in imperiale.
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