Con l’art. 35, co. 13, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, il legislatore ha introdotto due nuovi commi all’art. 73 del TUIR, intervenendo sul tema della residenza fiscale di società ed enti ai fini dell’IRES. La nuova disposizione reca una presunzione legale relativa in ordine alla localizzazione in Italia della sede dell’amministrazione, al verificarsi di determinate circostanze che sono assunte come “indici sintomatici” di collegamento del soggetto estero con il territorio dello Stato italiano. Il lavoro, una volta descritto il funzionamento di tale presunzione, affronta il tema delle interferenze con la direttiva comunitaria in materia di conferimenti ed evidenza talune criticità del presupposto della presunzione (controllo di una società italiana da parte della holding estera) e delle relative condizioni di operatività (controllo della holding estera da parte di soggetti italiani ovvero prevalenza di amministratori italiani). Da ultimo, viene evidenziato l’impatto della presunzione sul requisito della residenza in Italia delle società estere ed affrontato il delicato tema della prova contraria.

Considerazioni di ordine sistematico sulla presunzione di residenza in Italia delle società holding estere

VIOTTO, Antonio
2007-01-01

Abstract

Con l’art. 35, co. 13, del D.L. 4 luglio 2006, n. 223, il legislatore ha introdotto due nuovi commi all’art. 73 del TUIR, intervenendo sul tema della residenza fiscale di società ed enti ai fini dell’IRES. La nuova disposizione reca una presunzione legale relativa in ordine alla localizzazione in Italia della sede dell’amministrazione, al verificarsi di determinate circostanze che sono assunte come “indici sintomatici” di collegamento del soggetto estero con il territorio dello Stato italiano. Il lavoro, una volta descritto il funzionamento di tale presunzione, affronta il tema delle interferenze con la direttiva comunitaria in materia di conferimenti ed evidenza talune criticità del presupposto della presunzione (controllo di una società italiana da parte della holding estera) e delle relative condizioni di operatività (controllo della holding estera da parte di soggetti italiani ovvero prevalenza di amministratori italiani). Da ultimo, viene evidenziato l’impatto della presunzione sul requisito della residenza in Italia delle società estere ed affrontato il delicato tema della prova contraria.
2007
3
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