A Tokyo, che un tempo era chiamata Edo e che negli interstizi della sua ipermodernità cela persistenti e spesso inattese tracce del passato, il continuo intreccio tra la dimensione spaziale e quella temporale costituisce, forse più che altrove, una chiave di lettura indispensabile per comprendere la storia della città. Lo spazio urbano di Edo-Tokyo, che supera di poco i quattro secoli di vita e che, pur se situato in una delle zone geologicamente più instabili del pianeta, è stato e continua a essere caratterizzato da una concentrazione demografica tra le più elevate al mondo, ha assunto sin dalla sua nascita la funzione di centro propulsore della modernizzazione. Una modernizzazione che si sarebbe manifestata con evidenza dalla seconda metà dell’Ottocento, ma che fu resa possibile grazie a una serie di precondizioni createsi appunto a partire da Edo, la capitale degli shōgun Tokugawa, divenuta già nel corso del Seicento la capitale dei consumi. E se nessuno storico del Giappone moderno potrebbe ignorare le condizioni dell’epoca Tokugawa che plasmarono il processo di modernizzazione, altrettanto vero è che la comprensione delle condizioni dell’epoca Tokugawa non può prescindere dalla storia di Edo. In questo lavoro, la storia di un pur ridotto spazio dove si sedimentano le varie stratificazioni del tempo viene ricostruita ponendola in relazione con le trasformazioni che interessarono la città e più in generale il Giappone, e analizzata alla luce della dialettica che microstorie e macrostoria intrattengono vicendevolmente. Esso è il frutto di letture di vari studi, diari, cronache e raccolte documentarie, di raffronti tra mappe e iconografie di diverse epoche, di lunghe e spesso reiterate camminate nello spazio urbano di Tokyo, nonché di un’analisi della toponomastica finalizzata a individuare la memoria storica che essa conserva.

Tokyo segreta. Storie di Waseda e dintorni

CAROLI, Rosa
2012-01-01

Abstract

A Tokyo, che un tempo era chiamata Edo e che negli interstizi della sua ipermodernità cela persistenti e spesso inattese tracce del passato, il continuo intreccio tra la dimensione spaziale e quella temporale costituisce, forse più che altrove, una chiave di lettura indispensabile per comprendere la storia della città. Lo spazio urbano di Edo-Tokyo, che supera di poco i quattro secoli di vita e che, pur se situato in una delle zone geologicamente più instabili del pianeta, è stato e continua a essere caratterizzato da una concentrazione demografica tra le più elevate al mondo, ha assunto sin dalla sua nascita la funzione di centro propulsore della modernizzazione. Una modernizzazione che si sarebbe manifestata con evidenza dalla seconda metà dell’Ottocento, ma che fu resa possibile grazie a una serie di precondizioni createsi appunto a partire da Edo, la capitale degli shōgun Tokugawa, divenuta già nel corso del Seicento la capitale dei consumi. E se nessuno storico del Giappone moderno potrebbe ignorare le condizioni dell’epoca Tokugawa che plasmarono il processo di modernizzazione, altrettanto vero è che la comprensione delle condizioni dell’epoca Tokugawa non può prescindere dalla storia di Edo. In questo lavoro, la storia di un pur ridotto spazio dove si sedimentano le varie stratificazioni del tempo viene ricostruita ponendola in relazione con le trasformazioni che interessarono la città e più in generale il Giappone, e analizzata alla luce della dialettica che microstorie e macrostoria intrattengono vicendevolmente. Esso è il frutto di letture di vari studi, diari, cronache e raccolte documentarie, di raffronti tra mappe e iconografie di diverse epoche, di lunghe e spesso reiterate camminate nello spazio urbano di Tokyo, nonché di un’analisi della toponomastica finalizzata a individuare la memoria storica che essa conserva.
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