Le metodologie attive e collaborative comportano la partecipazione sentita e consapevole degli studenti e risultano formativamente efficaci nelle situazioni di bullismo, per risolvere i conflitti interpersonali e prevenire i fenomeni di violenza giovanile. In questo saggio prendiamo in considerazione tre gruppi di metodologie attive che promuovono autonomia e responsabilità: a) Imparare simulando il reale con le tecniche di simulazione, in particolare il role playing, per riflettersi nell’altro, con l'obiettivo di far acquisire la capacità di impersonare personaggi e ruoli diversi. b) Imparare analizzando le situazioni per capire la complessità, per sviluppare le capacità analitiche, diagnostiche, predittive e decisionali sono valide tecniche di analisi lo studio di caso per le situazioni esemplari, l'incident per gli eventi critici, l’autocaso per l’analisi della propria esperienza. c) Imparare con gli altri per costruire la conoscenza insieme, con la tecnica del brainstorming per l’elaborazione di idee creative in gruppo, con il circle time per promuovere un clima democratico in classe, con il cooperative learning per lo sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e relazionali, con la peer mediation per risolvere internamente al gruppo i propri conflitti.

Metodologie attive e collaborative per prevenire la violenza giovanile

TESSARO, Fiorino
2012-01-01

Abstract

Le metodologie attive e collaborative comportano la partecipazione sentita e consapevole degli studenti e risultano formativamente efficaci nelle situazioni di bullismo, per risolvere i conflitti interpersonali e prevenire i fenomeni di violenza giovanile. In questo saggio prendiamo in considerazione tre gruppi di metodologie attive che promuovono autonomia e responsabilità: a) Imparare simulando il reale con le tecniche di simulazione, in particolare il role playing, per riflettersi nell’altro, con l'obiettivo di far acquisire la capacità di impersonare personaggi e ruoli diversi. b) Imparare analizzando le situazioni per capire la complessità, per sviluppare le capacità analitiche, diagnostiche, predittive e decisionali sono valide tecniche di analisi lo studio di caso per le situazioni esemplari, l'incident per gli eventi critici, l’autocaso per l’analisi della propria esperienza. c) Imparare con gli altri per costruire la conoscenza insieme, con la tecnica del brainstorming per l’elaborazione di idee creative in gruppo, con il circle time per promuovere un clima democratico in classe, con il cooperative learning per lo sviluppo integrato di competenze cognitive, operative e relazionali, con la peer mediation per risolvere internamente al gruppo i propri conflitti.
2012
Prevenire la violenza giovanile. Il contributo della Pedagogia sociale.
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