I manuali impiegati nella formazione del personale di polizia a partire dal secondo dopoguerra sono un oggetto di studio piuttosto interessante dal punto di vista storico e sociologico, in quanto forniscono informazioni preziose su due questioni rilevanti. In primo luogo, questi testi contengono dettagliate prescrizioni morali e comportamentali rivolte ad allievi ufficiali, sottufficiali e guardie di P.S., dando così conto, in maniera efficace, delle modalità con cui le istituzioni poliziesche, nel corso del tempo, hanno sviluppato al proprio interno una certa rappresentazione degli atteggiamenti e delle condotte delle reclute e hanno prodotto un insieme di strategie orientate a plasmare il carattere dei propri membri, nel tentativo di renderlo conforme a un modello desiderato. Inoltre, i volumi finalizzati alla formazione del personale di P.S. racchiudono articolate classificazioni degli individui e delle differenti soggettività sociali con cui gli operatori sono chiamati a interagire, forniscono dettagliate indicazioni giuridiche e operative riguardo all’uso della forza e degli strumenti di coazione fisica e trattano il tema dell’ordine pubblico in un’ottica teorica ma, soprattutto, tecnico-operativa. A prescindere dal fatto che rispecchino fedelmente o meno i contenuti effettivamente impartiti nei corsi e gli insegnamenti appresi sul campo, i manuali permettono dunque di avere accesso – seppur in maniera parziale – al sapere di polizia e al modo in cui questo viene riprodotto e trasmesso, e di indagarne da una prospettiva socio-storica le trasformazioni nel corso degli anni.

Costruire il bravo poliziotto: i manuali di polizia tra il secondo dopoguerra e la metà degli anni sessanta.

GARGIULO, Enrico
2016-01-01

Abstract

I manuali impiegati nella formazione del personale di polizia a partire dal secondo dopoguerra sono un oggetto di studio piuttosto interessante dal punto di vista storico e sociologico, in quanto forniscono informazioni preziose su due questioni rilevanti. In primo luogo, questi testi contengono dettagliate prescrizioni morali e comportamentali rivolte ad allievi ufficiali, sottufficiali e guardie di P.S., dando così conto, in maniera efficace, delle modalità con cui le istituzioni poliziesche, nel corso del tempo, hanno sviluppato al proprio interno una certa rappresentazione degli atteggiamenti e delle condotte delle reclute e hanno prodotto un insieme di strategie orientate a plasmare il carattere dei propri membri, nel tentativo di renderlo conforme a un modello desiderato. Inoltre, i volumi finalizzati alla formazione del personale di P.S. racchiudono articolate classificazioni degli individui e delle differenti soggettività sociali con cui gli operatori sono chiamati a interagire, forniscono dettagliate indicazioni giuridiche e operative riguardo all’uso della forza e degli strumenti di coazione fisica e trattano il tema dell’ordine pubblico in un’ottica teorica ma, soprattutto, tecnico-operativa. A prescindere dal fatto che rispecchino fedelmente o meno i contenuti effettivamente impartiti nei corsi e gli insegnamenti appresi sul campo, i manuali permettono dunque di avere accesso – seppur in maniera parziale – al sapere di polizia e al modo in cui questo viene riprodotto e trasmesso, e di indagarne da una prospettiva socio-storica le trasformazioni nel corso degli anni.
2016
41
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