La dimensione della planetarizzazione, una prospettiva sistemica che pone l’accento sulla consapevolezza del rapporto simbiotico dell’uomo non solo con la biosfera, ma anche con l’entità planetaria, indicata da Morin quale possibile, e auspicabile, scenario futuro, arricchisce il concetto di complessità di variabili, implicanze e significati nuovi, che ne renderanno prevedibilmente ancora più difficoltosa la gestione in futuro. La chiave euristica per governare il processo potrebbe risiedere nello sviluppo di un modo nuovo di essere competenti, di usare, cioè, consapevolmente ed efficacemente le conoscenze all’interno di contesti significativi, che insista sul valore orientativo della conoscenza in sè e sulla necessità che il soggetto venga messo nelle condizioni di potere disporre delle proprie conoscenze nell'immediato: alla luce di questo complesso quadro epistemologico, nella competenza non rientrerebbe più soltanto la padronanza di un modello mentale adeguato e la capacità di una sua ristrutturazione in relazione ad eventi contingenti, ma, anche, l’attitudine a servirsi rapidamente delle conoscenze anche in contesti diversi da quello iniziale, nota come flessibilità cognitiva. Scopo del contributo è riflettere sulla possibilità di acquisire la flessibilità, che concerne primariamente l’uso flessibile, specifico per situazione, di conoscenze pre-esistenti estratte da diversi ‘luoghi’, come competenza strategica rispetto alle emergenze del tempo storico, che richiedono che il soggetto divenga particolarmente abile nell’individuare e perseguire in tempi ridottissimi i modi e i mezzi più opportuni per raggiungere uno scopo, per risolvere un problema. Ma perché la conoscenza sia usata in un gran numero di modi, è necessario che essa venga acquisita e rappresentata mentalmente in molti modi differenti e che si possa disporre di ambienti euristici adeguati al compito, elementi nei quali sembra si possano ravvisare le direttrici sulle quali investire per il futuro e che verranno presi in analisi criticamente.

La flessibilità cognitiva come competenza strategica per l’era planetaria.

Ines Giunta
2011-01-01

Abstract

La dimensione della planetarizzazione, una prospettiva sistemica che pone l’accento sulla consapevolezza del rapporto simbiotico dell’uomo non solo con la biosfera, ma anche con l’entità planetaria, indicata da Morin quale possibile, e auspicabile, scenario futuro, arricchisce il concetto di complessità di variabili, implicanze e significati nuovi, che ne renderanno prevedibilmente ancora più difficoltosa la gestione in futuro. La chiave euristica per governare il processo potrebbe risiedere nello sviluppo di un modo nuovo di essere competenti, di usare, cioè, consapevolmente ed efficacemente le conoscenze all’interno di contesti significativi, che insista sul valore orientativo della conoscenza in sè e sulla necessità che il soggetto venga messo nelle condizioni di potere disporre delle proprie conoscenze nell'immediato: alla luce di questo complesso quadro epistemologico, nella competenza non rientrerebbe più soltanto la padronanza di un modello mentale adeguato e la capacità di una sua ristrutturazione in relazione ad eventi contingenti, ma, anche, l’attitudine a servirsi rapidamente delle conoscenze anche in contesti diversi da quello iniziale, nota come flessibilità cognitiva. Scopo del contributo è riflettere sulla possibilità di acquisire la flessibilità, che concerne primariamente l’uso flessibile, specifico per situazione, di conoscenze pre-esistenti estratte da diversi ‘luoghi’, come competenza strategica rispetto alle emergenze del tempo storico, che richiedono che il soggetto divenga particolarmente abile nell’individuare e perseguire in tempi ridottissimi i modi e i mezzi più opportuni per raggiungere uno scopo, per risolvere un problema. Ma perché la conoscenza sia usata in un gran numero di modi, è necessario che essa venga acquisita e rappresentata mentalmente in molti modi differenti e che si possa disporre di ambienti euristici adeguati al compito, elementi nei quali sembra si possano ravvisare le direttrici sulle quali investire per il futuro e che verranno presi in analisi criticamente.
2011
Vocational designing and career counseling: Challenges and new horizons
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