Dopo aver ricordato il ruolo svolto dal veneziano Pietro Bembo come “normalizzatore” della lingua letteraria italiana, Daria Perocco propone uno studio accattivante relativo all’espressione letteraria dell’orgoglio nazionale della Repubblica di Venezia nei cinque anni precedenti l’adesione al Regno d’Italia. Prima del plebiscito del 1866, la memorialistica privata redatta dalle patriote veneziane appare ben più efficace degli scritti ufficiali nella trasmissione dell’orgoglio della venezianità e della nazione italiana. Il ruolo «di assoluto primo piano» svolto dal protagonismo femminile a favore dell’unione di Venezia all’Italia, in cui queste donne vedevano una possibilità di riscatto dopo la sconfitta subita dagli Austriaci, e il consecutivo esilio di numerosi uomini, fu messo in rilievo anche da famosi autori dell’epoca come Luigi Carrer che «ha identificato nella presenza femminile [...] l’essenza e la gloria di Venezia», e da altri scrittori come Giovanni Verga, per i quali «la letteratura viene ad essere un grande strumento per celebrare parallelamente la grandezza della libertà di Venezia, il suo amore per l’Italia e, di conseguenza, la sua ribellione all’Austria».

Aspettando l'unità (1861-1866): Venezia e la letteratura

PEROCCO, Daria
2012-01-01

Abstract

Dopo aver ricordato il ruolo svolto dal veneziano Pietro Bembo come “normalizzatore” della lingua letteraria italiana, Daria Perocco propone uno studio accattivante relativo all’espressione letteraria dell’orgoglio nazionale della Repubblica di Venezia nei cinque anni precedenti l’adesione al Regno d’Italia. Prima del plebiscito del 1866, la memorialistica privata redatta dalle patriote veneziane appare ben più efficace degli scritti ufficiali nella trasmissione dell’orgoglio della venezianità e della nazione italiana. Il ruolo «di assoluto primo piano» svolto dal protagonismo femminile a favore dell’unione di Venezia all’Italia, in cui queste donne vedevano una possibilità di riscatto dopo la sconfitta subita dagli Austriaci, e il consecutivo esilio di numerosi uomini, fu messo in rilievo anche da famosi autori dell’epoca come Luigi Carrer che «ha identificato nella presenza femminile [...] l’essenza e la gloria di Venezia», e da altri scrittori come Giovanni Verga, per i quali «la letteratura viene ad essere un grande strumento per celebrare parallelamente la grandezza della libertà di Venezia, il suo amore per l’Italia e, di conseguenza, la sua ribellione all’Austria».
2012
Il discorso della Nazione nella letteratura italiana
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