Tra i materiali esposti nella mostra “Il Leone e la Montagna. Scavi Italiani in Sudan” – attualmente ospitata presso il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco a Roma – sono compresi cinque oggetti conservati presso il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo dell’Università Sapienza di Roma e rinvenuti nel sito dell’antica Napata, dove opera attualmente la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal (Università Ca’ Foscari di Venezia). Si tratta di reperti donati negli anni Settanta e Ottanta dalle Antichità Sudanesi al fondatore della Missione, Prof. Sergio Donadoni: una statuetta antropomorfa in calcare, un anello con castone in bronzo, una lucerna in terracotta, un frammento di ceramica dipinta e il calco di una delle statue di leoni rinvenute presso gli ingressi del Palazzo reale di Natakamani al Jebel Barkal. Il contributo intende presentare questi materiali, proponendo due principali percorsi di indagine: 1. Una ricostruzione del contesto di rinvenimento originario, attraverso lo studio autoptico e la documentazione della Missione. 2. Una loro contestualizzazione nell’ambito del Museo della Sapienza e, più nel dettaglio, della sezione di antichità meroitiche di cui sono parte.
Scavando nei musei: cinque reperti inediti dal Jebel Barkal
FRANCESCA IANNARILLI
Writing – Original Draft Preparation
;
2022-01-01
Abstract
Tra i materiali esposti nella mostra “Il Leone e la Montagna. Scavi Italiani in Sudan” – attualmente ospitata presso il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco a Roma – sono compresi cinque oggetti conservati presso il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo dell’Università Sapienza di Roma e rinvenuti nel sito dell’antica Napata, dove opera attualmente la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal (Università Ca’ Foscari di Venezia). Si tratta di reperti donati negli anni Settanta e Ottanta dalle Antichità Sudanesi al fondatore della Missione, Prof. Sergio Donadoni: una statuetta antropomorfa in calcare, un anello con castone in bronzo, una lucerna in terracotta, un frammento di ceramica dipinta e il calco di una delle statue di leoni rinvenute presso gli ingressi del Palazzo reale di Natakamani al Jebel Barkal. Il contributo intende presentare questi materiali, proponendo due principali percorsi di indagine: 1. Una ricostruzione del contesto di rinvenimento originario, attraverso lo studio autoptico e la documentazione della Missione. 2. Una loro contestualizzazione nell’ambito del Museo della Sapienza e, più nel dettaglio, della sezione di antichità meroitiche di cui sono parte.File | Dimensione | Formato | |
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