“There is an expression in Japanese about such a person. It is: Yonin o motte kaegatai, which translates into English as, “There will not be another like him”. Roger Pulvers, “Hisashi Inoue: A great friend, writer and people’s champion is gone”, The Japan Times, 18 Aprile 2010 Inoue Hisashi, scomparso nell’aprile del 2010, è stato un poliedrico protagonista della vita culturale giapponese a partire dalla pubblicazione dei suoi primi lavori teatrali alla fine degli anni Sessanta. Il suo uso sapiente delle infinite possibilità ludiche della lingua giapponese - declinato nei generi più svariati ed eterogenei (dagli innumerevoli tanpen shōsetsu agli script per radio e televisione) - ha sovvertito l’invalsa marginalizzazione del comico nella letteratura giapponese contemporanea. Lo shingesakusha Inoue ha difatti contribuito significativamente a quello che è stato definito il “parodii būmu” (パロデイ・ブーム) nella letteratura e nelle arti degli anni ’70 (cfr Aoyama 1997). Il termine パロデイ(così come pastiche パスティーシュ, più avanti) è stato in verità largamente utilizzato a partire da quel momento – come rilevano vari critici giapponesi (Matsuda 1975, Kobayashi 1987) – per designare un numero assai vasto di opere che si discostano recisamente da quella che Linda Hutcheon ha definito “ripetizione con differenza critica” (repetition with critical distance, Linda Hutcheon, 1985). Una parte considerevole di testi classificati univocamente come “parodia”, può essere in verità ascritta al registro di un comico basato sui giochi di parole (dajare) e a volte addirittura dell’umorismo farsesco, più vicino al genere dello slapstick (dotabata). La produzione letteraria di Inoue si distingue però nettamente per il valore altamente metaletterario che la caratterizza, così come per l’uso strategico e politico della lingua giapponese e dei suoi dialetti: in questa presentazione intendiamo mostrare, attraverso l’analisi di diversi testi, la specificità della letteratura parodica di Inoue; indiscusso capofila del genere, unico nel suo genere.

Inoue Hisashi e il parodi būmu

MAZZA, Caterina
2013-01-01

Abstract

“There is an expression in Japanese about such a person. It is: Yonin o motte kaegatai, which translates into English as, “There will not be another like him”. Roger Pulvers, “Hisashi Inoue: A great friend, writer and people’s champion is gone”, The Japan Times, 18 Aprile 2010 Inoue Hisashi, scomparso nell’aprile del 2010, è stato un poliedrico protagonista della vita culturale giapponese a partire dalla pubblicazione dei suoi primi lavori teatrali alla fine degli anni Sessanta. Il suo uso sapiente delle infinite possibilità ludiche della lingua giapponese - declinato nei generi più svariati ed eterogenei (dagli innumerevoli tanpen shōsetsu agli script per radio e televisione) - ha sovvertito l’invalsa marginalizzazione del comico nella letteratura giapponese contemporanea. Lo shingesakusha Inoue ha difatti contribuito significativamente a quello che è stato definito il “parodii būmu” (パロデイ・ブーム) nella letteratura e nelle arti degli anni ’70 (cfr Aoyama 1997). Il termine パロデイ(così come pastiche パスティーシュ, più avanti) è stato in verità largamente utilizzato a partire da quel momento – come rilevano vari critici giapponesi (Matsuda 1975, Kobayashi 1987) – per designare un numero assai vasto di opere che si discostano recisamente da quella che Linda Hutcheon ha definito “ripetizione con differenza critica” (repetition with critical distance, Linda Hutcheon, 1985). Una parte considerevole di testi classificati univocamente come “parodia”, può essere in verità ascritta al registro di un comico basato sui giochi di parole (dajare) e a volte addirittura dell’umorismo farsesco, più vicino al genere dello slapstick (dotabata). La produzione letteraria di Inoue si distingue però nettamente per il valore altamente metaletterario che la caratterizza, così come per l’uso strategico e politico della lingua giapponese e dei suoi dialetti: in questa presentazione intendiamo mostrare, attraverso l’analisi di diversi testi, la specificità della letteratura parodica di Inoue; indiscusso capofila del genere, unico nel suo genere.
2013
Giappone, storie plurali
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