La relazione riporta i primi esiti della ricerca dottorale in corso, diretta a un confronto sui bâtiments civils nelle città di Milano e Venezia in età napoleonica. Si sono utilizzate principalmente fonti statistiche manoscritte provenienti da un fondo conservato all’Archivio di Stato di Milano, contenente i documenti della prima inchiesta del governo sul Regno d’Italia (1805-1814). Condotta dall’Ufficio di Statistica diretto da Melchiorre Gioia, essa è improntata ai principi della teoria sulla “civilizzazione”. L’idea di città si fonda su un principio gerarchico e classificatorio: la popolazione e i “pubblici stabilimenti” sono alcuni dei parametri quantitativi indicati per descrivere la “grandezza” di una città. Si sono ottenute alcune elaborazioni sulla densità della popolazione e degli “stabilimenti pubblici” per l’istruzione nazionale sul campione di città capoluogo, dipartimenti, distretti e cantoni della nuova armatura territoriale e amministrativa. Alcune specifiche analogie emerse avvicinano il “capoluogo Venezia”, l’“ex-capitale” della Repubblica Serenissima, alla nuova capitale del regno, Milano, rispetto agli altri centri abitati. Nel rango di “semi-capitali” napoleoniche proprio di queste due città si porrebbero alcune premesse al successivo status di “capitali” del Regno Lombardo-Veneto e allo sviluppo della “grande Venezia” e della “grande Milano” di fine Ottocento.

La misura della città nel primo Ottocento: i casi di Venezia e Milano. Fonti e strumenti per una lettura comparata della città

DORIA, ELENA
2014-01-01

Abstract

La relazione riporta i primi esiti della ricerca dottorale in corso, diretta a un confronto sui bâtiments civils nelle città di Milano e Venezia in età napoleonica. Si sono utilizzate principalmente fonti statistiche manoscritte provenienti da un fondo conservato all’Archivio di Stato di Milano, contenente i documenti della prima inchiesta del governo sul Regno d’Italia (1805-1814). Condotta dall’Ufficio di Statistica diretto da Melchiorre Gioia, essa è improntata ai principi della teoria sulla “civilizzazione”. L’idea di città si fonda su un principio gerarchico e classificatorio: la popolazione e i “pubblici stabilimenti” sono alcuni dei parametri quantitativi indicati per descrivere la “grandezza” di una città. Si sono ottenute alcune elaborazioni sulla densità della popolazione e degli “stabilimenti pubblici” per l’istruzione nazionale sul campione di città capoluogo, dipartimenti, distretti e cantoni della nuova armatura territoriale e amministrativa. Alcune specifiche analogie emerse avvicinano il “capoluogo Venezia”, l’“ex-capitale” della Repubblica Serenissima, alla nuova capitale del regno, Milano, rispetto agli altri centri abitati. Nel rango di “semi-capitali” napoleoniche proprio di queste due città si porrebbero alcune premesse al successivo status di “capitali” del Regno Lombardo-Veneto e allo sviluppo della “grande Venezia” e della “grande Milano” di fine Ottocento.
2014
VisibileInvisibile: percepire la città tra descrizioni e omissioni
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