Il trionfo moderno e i modelli antichi: gli archi di Zara e Pola nel Rinascimento

Il saggio si concentra sulle circostanze e sull’impatto politico del riuso degli archi antichi di Zara e Pola. Entrambi i monumenti furono commissionati da donne e funsero da archi onorari delle loro famiglie; ma mentre quello polese arrivò integro all’epoca rinascimentale e le sue sem-bianze ebbero una grande diffusione attraverso disegni e stampe, gli elementi dell’arco zaratino furono ripetutamente smontati e ri-montati, lasciandoci all’oscuro sul suo aspetto originale. Comparando quindi il riuso tra il Quattrocento e il Cinquecento dei due casi, non solo si gioca sul piano del binomio spolia in re/spolia in se, ma si riflette sull’uso dell’antico est-adriatico in funzione della territorializzazione nello Stato da Mar veneziano, ma anche nei trionfi delle dinastie degli Asburgo e dei Valois.