Nel ragionamento sull’antropocentrismo del diritto e dell’ambiente così come li abbiamo finora immaginati, la letteratura femminista insiste da tempo sui punti ciechi, e di genere, del lavoro. Analizzare in chiave di superamento anche l’intrinseco androcentrismo del diritto del lavoro, considerato il fondamentale ruolo che svolge nelle società moderne, si spera possa fornire spunti di riflessione per rendere più attuali le tutele offerte dal diritto del lavoro. Anche il diritto del lavoro, infatti, rappresenta un artefatto della sua storia, e come tale è influenzato dai processi storici, sociali ed economici: sta agli attori di questi sistemi permettere una regolamentazione del lavoro futura più consapevole della dimensione socio-ecologica. La contemporanea disciplina del diritto del lavoro, quale riflesso della società per cui è stata formulata, ha replicato e naturalizzato questa lacerazione tra i due ambiti. In questa prospettiva, che ruolo ha avuto l’esclusione del soggetto femminile come soggetto attivo (oltre che riproduttivo) dalle politiche del lavoro? La preziosa possibilità che questa lente offre per affrontare criticamente l’antropocentrismo del diritto del lavoro potrebbe permettere di iniziare ad immaginare un diritto del lavoro più in sintonia con le preoccupazioni sociali ed ecologiche che si stanno innervando nella crisi climatica internazionale del lavoro, prima che del diritto che lo regola.

Che genere di lavoro davanti alla sfida climatica, una sintonia socio-ecologica è possibile?

Alessia Consiglio
2023-01-01

Abstract

Nel ragionamento sull’antropocentrismo del diritto e dell’ambiente così come li abbiamo finora immaginati, la letteratura femminista insiste da tempo sui punti ciechi, e di genere, del lavoro. Analizzare in chiave di superamento anche l’intrinseco androcentrismo del diritto del lavoro, considerato il fondamentale ruolo che svolge nelle società moderne, si spera possa fornire spunti di riflessione per rendere più attuali le tutele offerte dal diritto del lavoro. Anche il diritto del lavoro, infatti, rappresenta un artefatto della sua storia, e come tale è influenzato dai processi storici, sociali ed economici: sta agli attori di questi sistemi permettere una regolamentazione del lavoro futura più consapevole della dimensione socio-ecologica. La contemporanea disciplina del diritto del lavoro, quale riflesso della società per cui è stata formulata, ha replicato e naturalizzato questa lacerazione tra i due ambiti. In questa prospettiva, che ruolo ha avuto l’esclusione del soggetto femminile come soggetto attivo (oltre che riproduttivo) dalle politiche del lavoro? La preziosa possibilità che questa lente offre per affrontare criticamente l’antropocentrismo del diritto del lavoro potrebbe permettere di iniziare ad immaginare un diritto del lavoro più in sintonia con le preoccupazioni sociali ed ecologiche che si stanno innervando nella crisi climatica internazionale del lavoro, prima che del diritto che lo regola.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/5020663
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