Found in transition. Uno sguardo ai musei d’arte attraverso l’Intelligenza Artificiale

Le strategie digitali adattate al luogo museale corrispondono a una sua lettura tecnologica in chiave pànica, intesa come una totale inclusività insieme a una completa immersione nel luogo della conservazione e della creazione artistica. Non è un caso che, nel definire l’oggetto artistico, grazie anche alla sua riproduzione in DAW – Digital Art Work per le piattaforme NFT, si consideri la sua forma phygital, sia reale che digitale, stabilendo il valore aggiunto di cui si carica l’opera d’arte. Questo articolo vuole presentare questa duplicità assunta dall’oggetto artistico attraverso la lente dell’Intelligenza Artificiale prendendo in esame come questa tecnologia intervenga all’interno del museo, affiancando la ricerca storica; investigando sul processo di creazione artistica; supportando il visitatore nel processo di riconoscimento e interpretazione del bene culturale.