Il nostro Paese è caratterizzato dalla presenza di territori profondamente diversi sul piano fisico, socio-culturale ed economico. Le “aree interne” 1 costituiscono un’articolazione importante di tale diversità territoriale – secondo l’ultima mappatura del 2020 2 sono classificati come area interna quasi la metà dei comuni italiani nei quali vivono oltre 13 milioni di persone - e sono contraddistinte da numerose criticità come la lontananza dai servizi essenziali – quali scuola, sanità e mobilità – la cui marginalizzazione ha assunto nel tempo una rilevanza “nazionale”, anche in considerazione del loro progressivo spopolamento. La Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) è nata agli inizi della seconda decade degli anni Duemila al fine di superare le vulnerabilità presenti in queste zone – invecchiamento e spopolamento in primis - e contribuire al loro riequilibrio socio- economico e territoriale. Le aree interne sono, infatti, spesso caratterizzate da risorse ambientali e culturali ad alto potenziale di sviluppo, il cui presidio attivo di comunità è cruciale per la tenuta complessiva del territorio sotto il profilo idrogeologico, paesaggistico e dell’identità culturale: si tratta quindi di territori nei quali è necessario creare nuove possibilità di reddito ed assicurare agli abitanti maggiore accessibilità ai servizi essenziali. Con il ciclo di programmazione 2014-2020, si è conclusa la prima sperimentazione della SNAI, con il finanziamento delle 72 aree progetto individuate a partire dalla mappatura effettuata nel 2014. Nel paragrafo 1 è riportato il quadro d’insieme degli interventi previsti e delle relative fonti di finanziamento dalle Strategia d’area approvate che sono state formalizzate a livello locale per mezzo di un Accordo di Programma Quadro. In continuità con quanto sperimentato nel ciclo 2014-2020, per il ciclo di programmazione 2021-2017 sono state individuate 56 nuove aree 2021-2017 e confermate o ri-perimetrate 67 delle 72 aree progetto identificate nel 2014-2020, alle quali si aggiunge il “progetto speciale Isole Minori”. Complessivamente si tratta di 124 aree di progetto selezionate con la mappatura delle aree interne aggiornata nel 2020. Nel paragrafo 2 è fornita un’ampia panoramica sul processo che ha portato alla individuazione delle aree progetto sulle quali insisterà la SNAI 2021-2027 nonché è riportata la loro elencazione. Gli interventi della nuova programmazione saranno sostenuti dai Fondi strutturali europei della programmazione 2021-2027, ma anche da risorse nazionali legate principalmente al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Un ruolo importante in questo ciclo di programmazione è rivestito anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che direttamente o indirettamente coinvolge la SNAI e le aree interne ed interviene su aspetti che potranno avere importanti impatti positivi su questi territori Un primo, interessante, quadro sugli interventi finanziati dal PNRR nelle aree interne è riportato nel paragrafo 3 con particolare riferimento alle misure specificatamente rivolte ai comuni appartenenti alle aree interne. Come negli anni precedenti a completamento del contributo vi è un aggiornamento dell’analisi delle criticità finanziarie nei comuni appartenenti alle aree interne (paragrafo 4). La conferma della SNAI nell’Accordo di partenariato 2021-2027 conferma l’attenzione per le aree interne che sembrano essere diventate ora a pieno titolo possibili “laboratori” di misure e di progetti per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo in grado di resistere anche davanti ad emergenze ed eventi imprevisti. Ma non mancano le “zone d’ombra”, già evidenziate anche nel precedente Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni, sulle quali si ritornerà nelle riflessioni conclusive per capire se si tratta di una prosecuzione caratterizzata in termini di rinnovamento piuttosto che di discontinuità (o, perché no, anche di entrambi).

I comuni e le aree interne: rinnovamento o discontinuità?

Astolfo Romano
;
Noemi Ilaria Buonsante
;
2023-01-01

Abstract

Il nostro Paese è caratterizzato dalla presenza di territori profondamente diversi sul piano fisico, socio-culturale ed economico. Le “aree interne” 1 costituiscono un’articolazione importante di tale diversità territoriale – secondo l’ultima mappatura del 2020 2 sono classificati come area interna quasi la metà dei comuni italiani nei quali vivono oltre 13 milioni di persone - e sono contraddistinte da numerose criticità come la lontananza dai servizi essenziali – quali scuola, sanità e mobilità – la cui marginalizzazione ha assunto nel tempo una rilevanza “nazionale”, anche in considerazione del loro progressivo spopolamento. La Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) è nata agli inizi della seconda decade degli anni Duemila al fine di superare le vulnerabilità presenti in queste zone – invecchiamento e spopolamento in primis - e contribuire al loro riequilibrio socio- economico e territoriale. Le aree interne sono, infatti, spesso caratterizzate da risorse ambientali e culturali ad alto potenziale di sviluppo, il cui presidio attivo di comunità è cruciale per la tenuta complessiva del territorio sotto il profilo idrogeologico, paesaggistico e dell’identità culturale: si tratta quindi di territori nei quali è necessario creare nuove possibilità di reddito ed assicurare agli abitanti maggiore accessibilità ai servizi essenziali. Con il ciclo di programmazione 2014-2020, si è conclusa la prima sperimentazione della SNAI, con il finanziamento delle 72 aree progetto individuate a partire dalla mappatura effettuata nel 2014. Nel paragrafo 1 è riportato il quadro d’insieme degli interventi previsti e delle relative fonti di finanziamento dalle Strategia d’area approvate che sono state formalizzate a livello locale per mezzo di un Accordo di Programma Quadro. In continuità con quanto sperimentato nel ciclo 2014-2020, per il ciclo di programmazione 2021-2017 sono state individuate 56 nuove aree 2021-2017 e confermate o ri-perimetrate 67 delle 72 aree progetto identificate nel 2014-2020, alle quali si aggiunge il “progetto speciale Isole Minori”. Complessivamente si tratta di 124 aree di progetto selezionate con la mappatura delle aree interne aggiornata nel 2020. Nel paragrafo 2 è fornita un’ampia panoramica sul processo che ha portato alla individuazione delle aree progetto sulle quali insisterà la SNAI 2021-2027 nonché è riportata la loro elencazione. Gli interventi della nuova programmazione saranno sostenuti dai Fondi strutturali europei della programmazione 2021-2027, ma anche da risorse nazionali legate principalmente al Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Un ruolo importante in questo ciclo di programmazione è rivestito anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che direttamente o indirettamente coinvolge la SNAI e le aree interne ed interviene su aspetti che potranno avere importanti impatti positivi su questi territori Un primo, interessante, quadro sugli interventi finanziati dal PNRR nelle aree interne è riportato nel paragrafo 3 con particolare riferimento alle misure specificatamente rivolte ai comuni appartenenti alle aree interne. Come negli anni precedenti a completamento del contributo vi è un aggiornamento dell’analisi delle criticità finanziarie nei comuni appartenenti alle aree interne (paragrafo 4). La conferma della SNAI nell’Accordo di partenariato 2021-2027 conferma l’attenzione per le aree interne che sembrano essere diventate ora a pieno titolo possibili “laboratori” di misure e di progetti per uno sviluppo sostenibile ed inclusivo in grado di resistere anche davanti ad emergenze ed eventi imprevisti. Ma non mancano le “zone d’ombra”, già evidenziate anche nel precedente Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni, sulle quali si ritornerà nelle riflessioni conclusive per capire se si tratta di una prosecuzione caratterizzata in termini di rinnovamento piuttosto che di discontinuità (o, perché no, anche di entrambi).
2023
V Rapporto Ca' Foscari sui comuni. I comuni davanti alla sfida del PNRR
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